Yabemi Fathers e i Pulcini del Grifone
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 Caro Gesu' perche' in queso freddo pomerggo d'inverno ho deciso di scriverti?

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2 partecipanti
AutoreMessaggio
Roberto

Roberto


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Data d'iscrizione : 15.10.09
Località : Roma

Caro Gesu' perche' in queso freddo pomerggo d'inverno ho deciso di scriverti? Empty
MessaggioTitolo: Caro Gesu' perche' in queso freddo pomerggo d'inverno ho deciso di scriverti?   Caro Gesu' perche' in queso freddo pomerggo d'inverno ho deciso di scriverti? Icon_minitimeDom Dic 13, 2009 3:39 pm

Forse mi è venuta la voglia di farlo dopo aver osservato il presepe appena ultimato.
Non scrivevo più una lettera di Natale da tantissimi anni.
Lo facevo da bambino su suggerimento della maestra, ma solo perché al pranzo di Natale le poche parole scritte su un foglio e quasi sempre sotto dettatura mi consentivano di ricevere regali sobri, ma molto attesi.
Allora noi ragazzi indirizzavamo a te le nostre lettere, mentre oggi queste si stanno orientando verso Babbo Natale. Si può anche non riconoscerti come il Cristo, il figlio di Dio, ma davvero anche l'uomo Gesù è infinitamente più degno di ricevere le attenzioni dei bambini rispetto ad un personaggio fiabesco. È anche questo un segno dei tempi su cui dobbiamo riflettere molto!
Oggi ti scrivo perché ho bisogno di parlarti, così come faccio abitualmente quando la preghiera riesce a manifestarmi la tua presenza.
Ti scrivo anche perché ho la sensazione che il Natale per molti sia diventato solo un'occasione per fare festa e sempre meno resti il giorno della ricorrenza della tua venuta sulla Terra.
Sono pensieri molto personali e perfino intimi quelli che attraversano questa lettera, ma ho deciso di renderli pubblici nella convinzione che riflettere ad alta voce sia più utile che farlo in privato.
Guardando i personaggi del presepe, sono andato a rileggermi lo scarno racconto di Luca sulla tua nascita.
Ovviamente, più che storica, è una narrazione teologica e pone in evidenza una serie di segni di grande rilievo.
La tua nascita avviene in un luogo modesto e l'annuncio della tua venuta viene fatto a persone povere ed umili quali erano i pastori di Betlemme. Dapprima c'è in essi sgomento, ma poi subito grande fede e voglia di raccontare quanto hanno veduto.
Tu, Dio deposto in una mangiatoia, non eri certo facilmente riconoscibile; eppure quei pastori hanno ravvisato in quell'evento la presenza di Dio nella storia dell'uomo.
Sicuramente ti sei incarnato per tutti gli uomini; eppure allora come oggi l'annuncio di salvezza è accolto subito da persone povere, umili, perfino disprezzate.
Se la mia fede in te ha un fondamento, questo l'ho sempre trovato nell'autenticità assolutamente convincente del tuo messaggio d'amore e della tua vita, interamente vissuta per la redenzione e la salvezza dell'umanità.
Ti assicuro che se credo in te non è per la "garanzia" della vita eterna, ma fortemente ed unicamente per la proposta di vita che sei venuto a portare al mondo come figlio di Dio.
È la saggezza delle tue parole e della tua esistenza che riesce a dare un senso al mio vivere, almeno quando sono capace di allontanare l'egoismo e di praticare almeno un poco l'insegnamento dell'amore, che poi è quella gloria di Dio capace di dare pace agli uomini di buona volontà.
Purtroppo anche per questo Natale dobbiamo registrare come l'organizzazione della vita sulla Terra non segua la logica dell'amore e della saggezza, ma quella del potere, della violenza, della guerra, dell'iniquità e dell'ingiustizia.
La crisi mondiale che stiamo vivendo dovrebbe accrescere la solidarietà ed invece ho paura che ancora una volta le ricchezze della Terra apparterranno a pochissimi, così come la logica del potere e la ricerca del benessere e dell'arricchimento opulento ed ostentato prevarranno, impedendo di distribuire equamente le risorse disponibili secondo il principio della condivisione, che è il solo, come tu ci hai insegnato, in grado di salvare l'uomo dal male.
Il presepe è, come lo ha voluto Francesco d'Assisi, un segno capace di testimoniare la tua scelta dell'estrema sobrietà nella nascita e nella vita.
Per favore non farmi nascondere dietro l'alibi della realizzazione della giustizia nel mondo attraverso l'impegno per strutture ed organizzazioni sociali, che pure sono necessarie per dare alla collettività una forma sociale adeguata, ma stampa nella mia mente, nella mia carne e nella mia vita di tutti i giorni quelle beatitudini che sono sempre state per me il cuore del messaggio evangelico.
In che modo potranno riconoscerti come Salvatore del mondo i cassintegrati, i disoccupati, i poveri, gli affamati, ma pure i ricchi, i potenti ed i guerrafondai, se io cristiano attraverso la coerenza della mia vita non sarò capace come i pastori nel racconto di Luca di uscire dalla grotta di Betlemme per correre sulle strade del mondo ad annunciare che come scrive il cardinale Carlo Maria Martini nel suo volume Conversazioni notturne a Gerusalemme "Secondo la Bibbia, la giustizia è più del diritto e della carità: è l'attributo fondamentale di Dio."?
Guidami appunto verso il bene, la pace e la giustizia, liberami dal male, così come chiudo ogni volta la preghiera che tu ci hai lasciato, e sarà il dono più bello a questa che doveva essere solo una lettera ed è invece diventata una preghiera ad alta voce per Natale.
Ed infine vorrei fare un augurio di un Buon Natale e felice Anno nuovo a tutta la
famiglia del grifone , si perche' stiamo diventando una famiflia allargata con tante mamme e tanti papa' attorno ai nostri piccoli . Un grazie ancora al MIster Garau , ed al presidente Stefano Anconitani , e ai due Mister dei cuginetti Salari e Anconitani .
Grazie grazie di cuore a tutti e che le cose belle del 2009 siano come le cose brutte del 2010 .
Vi voglo bene Grifoni ciao da Roberto Ginocchi
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Luca

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MessaggioTitolo: Re: Caro Gesu' perche' in queso freddo pomerggo d'inverno ho deciso di scriverti?   Caro Gesu' perche' in queso freddo pomerggo d'inverno ho deciso di scriverti? Icon_minitimeDom Dic 13, 2009 8:17 pm

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